CONFERENZA SULLA PROPOSTA DI LEGGE SUL TRANSITO DEL PERSONALE MILITARE A CURA DELL’ONOREVOLE ALESSANDRA ERMELLINO
In data 11 Febbraio presso il Castello Aragonese di Taranto si è tenuta, a cura dell’ Onorevole Alessandra Ermellino, una conferenza per la presentazione della sua proposta di legge sul transito del personale militare nei ruoli del personale civile.
Noi del Coordinamento Provinciale di Palermo, sostenuti dalla presenza dei nostri iscritti sul territorio e del segretario Provinciale FP Cosimo Fuggetti, abbiamo ritenuto strategica la nostra presenza alla luce delle varie problematiche che Confintesa sta affrontando a livello centrale sia per tutto il personale civile, sia per alcuni temi più specifici per il personale militare transitato come la problematica della Cassa di Previdenza delle Forza Armate e della mobilità.
Le innovazioni principali di questa proposta sono:
1) la possibilità di transito in altre pubbliche amministrazioni, nonché Enti locali, previo parere della difesa
2) l’apertura del transito anche al personale dirigente fino al grado di Colonnello o equiparati
3) la possibilità per il personale in questione, in caso di invalidità o di infermità croniche di gravità pari o superiori alla quarta categoria della tabella A, opportunamente accertate dalla commissione medica competente, di essere trasferito presso sedi lavorative distanti al massimo 50 Km dal luogo di residenza e ove non possibile entro al massimo 100 Km dal luogo di residenza.
Terminata l’esposizione dell’Onorevole Ermellino abbiamo aperto noi la serie di interventi portando alcune proposte di modifica al disegno di legge, secondo aspetti importanti per noi da chiarire sia per i futuri transitati che per quelli attuali.
Partendo dal punto 3 abbiamo espresso la nostra proposta di portare dalla 4 alla 6 ctg il livello di gravità e di restringere il raggio di assegnazione a 25 km sottolineando come per una persona con una grave patologia 100 Km tra andata e ritorno possono risultare eccessivi. Inoltre abbiamo chiesto di citare anche la Tabella B tra le invalidità.
Sulla parte che riguarda la non disponibilità di sedi abbiamo ricordato che la norma attuale prevede il transito in sovrannumero agli organici, quindi la cosiddetta indisponibilità non sussiste.
Abbiamo sottolineato che si faccia in modo che in caso di esito positivo della proposta, non vadano dimenticati tutti gli attuali transitati in attesa da anni di un avvicinamento al luogo di residenza, cosa che l’attuale protocollo di mobilità da NOI fortemente contestato e non sottoscritto non ha permesso, affinchè possano accedere anche loro a tale possibilità. Non vogliamo si crei una nuova categoria di “ESODATI”.
Abbiamo evidenziato l’importanza dell’aspetto stipendiale, che in caso di passaggio ad altra P.A. sia in linea con quella che è l’attuale norma che garantisce il mantenimento del trattamento economico maturato attraverso la corresponsione, in caso di trattamento economico nella P.A. ricevente inferiore, dell’assegno “ad personam.”
Sulle proposte l’Onorevole Ermellino si è riservata di metterle all’attenzione della discussione del provvedimento in sede di commissione.
Sul Punto 2, che amplia la platea degli aventi diritto al transito abbiamo ritenuto opportuno, chiedere un intervento diretto sulla problematica della Cassa di previdenza delle forze armate, che in base all’attuale Art. 1919 del Codice dell’Ordinamento Militare prevede, in caso di transito, la corresponsione dell’indennità supplementare regolata dall’art 1914, solo ai sottufficiali della Marina e dell’Aeronautica lasciando fuori da tale diritto oltre a tutto il personale dell’arma dei carabinieri, gli Ufficiali di tutte le forze armate e i sottufficiali dell’Esercito.
Tale disarmonia era già stata confermata, dopo le nostre segnalazioni, dalla risposta dello Stato Maggiore Difesa, documento che abbiamo consegnato all’Onorevole Ermellino con l’impegno di sottoporlo agli organi preposti.
Una soluzione tempestiva eviterebbe l’ampliamento della problematica ai possibili nuovi transitati e il pagamento del dovuto a tutto il personale interessato che attende da più di otto anni di riavere indietro quanto versato nelle casse di previdenza.
In ultima analisi sempre nell’ ottica della strada intrapresa dall’Onorevole Ermellino volta alla risoluzione delle problematiche dei militari transitati, abbiamo fatto notare che questi al momento del transito passano da un ordinamento giuridico di tipo pubblico, ai sensi dell’art 3 del D. lgs 165/2001 ad uno di tipo privatistico, il CCNL, che dal momento della firma comporta una serie di svantaggi come, ad esempio per citarne qualcuno:
1) la perdita del diritto al riconoscimento della causa di servizio per eventi accaduti dal momento della firma, ai sensi della legge 214 del 22 dicembre 2011 che ha cancellato la possibilità per tutto il personale civile della difesa di accedere, a differenza dei militari della porta accanto, a tale diritto in caso di infortunio sul lavoro;
2) il blocco della carriera sia dal punto di vista economico, a causa del collocamento al momento del transito all’interno di fasce economiche non sufficienti ad assorbire il trattamento economico di provenienza, comportando assegni ad personam che in alcuni casi non si riassorbiranno mai, nemmeno attraverso le progressioni economiche dove non vengono riconosciuti tutti gli anni di servizio prestati da militare e sia dal punto di vista giuridico a causa della presenza delle aree, i passaggi tra le quali, dettati dal CCNL, sono fortemente vincolati sia al fabbisogno assunzionale che alle ristrette percentuali di posti destinati al personale già in servizio.
Questo per sottolineare che alla luce della strada indicata dal Ministro della Difesa per la riduzione del Gap Economico, nella riunione del 5 Febbraio con tutte le OO.SS., il rientro in regime di diritto pubblico, la cosiddetta “SPECIFICITA”, oltre a essere una soluzione a tale Gap e ai problemi della Prima Area, sarebbe la soluzione che eviterebbe al personale militare transitato sia di perdere determinati aspetti giuridici della carriera di provenienza, sia di azzerare definitivamente il problema dell’assegno “ad personam”, oggetto di forti critiche, attraverso il collocamento in un ordinamento giuridico che oltre il riconoscimento del livello stipendiale raggiunto compenserebbe la eventuale differenza attraverso gli scatti di anzianità già riconosciuti da militari sotto forma di assegno Funzionale.
Per dirla tutta, col ritorno in regime di diritto pubblico, si sanerebbe una differenziazione
economica che restituirebbe dignità a tutto il personale civile e azzererebbe le diatribe da sempre esistite tra il personale civile e i militari transitati.
In merito a tale argomento l’Onorevole Ermellino non è entrata nel merito rimettendo il tutto al Vertice Politico del dicastero.
Nel proseguimento della nostra visita a Taranto alla presenza del Segretario Provinciale per la Funzione Pubblica di Confintesa, Cosimo Fuggetti, abbiamo colto l’occasione per l’inserimento nell’ambito della segreteria, di due colleghi militari Transitati Leonardo Modeo e Maurizio Casole, allo scopo di incrementare il supporto già fornito ai colleghi sul territorio per le materie più specifiche.
Il Segretario Provinciale ha accolto positivamente la disponibilità dei nuovi colleghi che si pone in continuità per quella che vuole essere una rete sempre più ampia di collaborazione dei militari transitati con Confintesa, volta alla risoluzione di quelle problematiche più specifiche attraverso l’attività dei diretti interessati alla materia. Tutto ciò a conferma di aver scelto la O.S. che ha sempre dimostrato lo stesso “VERO” interessamento verso tutte le categorie di lavoratori del Ministero Difesa, nessuna esclusa.
Il Coordinatore Provinciale Difesa Palermo
Marcello Butticè
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