Smart working, Confintesa FP al Ministro Dadone: occorre integrazione del CCNL
«L’emergenza CODIV ha modificato anche l’organizzazione del lavoro dei dipendenti pubblici che, con spirito di adattamento e di servizio, hanno velocemente stravolto le proprie abitudini conservando, ed in alcuni casi anche accrescendo, l’efficienza e la produttività. Ma la situazione di emergenza si sta lentamente trasformando in ordinarietà e si pone la necessità di normare quanto prima non era neanche immaginabile potesse accadere». È quanto si legge in una nota inviata dal Segretario Generale di Confintesa FP Claudia Ratti al Ministro della Funzione Pubblica Fabiana Dadone e al Presidente dell’ARAN Antonio Naddeo.
Nel documento si evidenzia che le Direttive del Ministro sullo smart working «sono solo un’autorevole “indicazione” alle Amministrazioni che, a loro volta, disciplinano in piena autonomia ed in modo del tutto differente le une dalle altre, il medesimo istituto».
A fronte del sostanziale silenzio del CCNL, si profila così una varietà di soluzioni per regolamentare lo stesso istituto.
Da qui, e considerato che i tempi per avviare la contrattazione per il prossimo CCNL non sono brevi, la richiesta di Claudia Ratti al Ministro «di emanare un atto di indirizzo all’ARAN affinché si possa procedere, ai sensi del Decreto Legislativo 165/2001, ad un Accordo, ad integrazione del CCNL 12/2/2018, nel quale venga dettagliatamente disciplinato il lavoro agile».
Il testo integrale della nota: