Smart working e accessi da remoto, Confintesa chiede soluzioni

«La scrivente O.S. sta assistendo da diversi giorni a polemiche ed attacchi da parte dell’Avvocatura al personale di cancelleria che, nel pieno rispetto della normativa vigente, è costretto a lavorare da casa per la piena salvaguardia della salute propria e di quella della collettività».

(Nella foto: Claudia Ratti)

«Vogliamo chiarire il punto di vista del personale di cancelleria, dei motivi per cui non è stato messo in condizioni di lavorare da casa e ciò che, oggi, impedisce la piena ripresa dell’attività giudiziaria». Lo dichiara, in una nota, il Segretario Generale di Confintesa FP, Claudia Ratti che aggiunge: «Durante questi due mesi di lockdown, l’attività del sistema Giustizia e, in particolare, dei servizi cosiddetti “essenziali” (ed anche di altri) non si è mai interrotta, attualmente siamo approdati alla fase 2, con l’apertura dei Palazzi di Giustizia il 18 maggio 2020 e come già avevamo previsto, ogni ufficio giudiziario ha emesso i propri provvedimenti, purtroppo in autonomia stante l’assenza di un Accordo sottoscritto a livello centrale ed a volte difformi tra loro.

Il problema reale, a nostro avviso, non è lo smart working ma l’impossibilità del personale di utilizzare da remoto quegli applicativi del settore penale e civile del Ministero della Giustizia, che più incidono per l’utilità del lavoro dell’avvocatura».

Numerosi applicativi al momento non sono utilizzabili da remoto principalmente per due ragioni: l’accesso ad essi è possibile solo con la Carta Multiservizi Giustizia di cui molti dipendenti non sono in possesso; il personale di cancelleria non ha in dotazione Pc portatili, a differenza del personale di magistratura, anche onoraria, che è stato dotato, da anni, di pc portatili personali.

«Chiediamo a ciascuno per quanto di propria competenza – si legge nel documento – di intervenire, con la massima urgenza, per garantire tra tutti gli uffici giudiziari uniforme comportamento ed una corretta applicazione di quanto previsto, in tema di Smart Working ed indicazioni univoche in tema di valutazione della performance; di conoscere e rimuovere le cause ostative ad uno smart working efficiente ed efficace anche per il personale di cancelleria dotando il personale di PC portatili ed autorizzandolo all’accesso da remoto a tutti gli applicativi».

Il testo integrale della nota a firma del Segretario Generale di Confintesa FP:

In risposta alla nota di Confintesa FP, il Direttore dell’Ispettorato per la funzione pubblica Michele Palma ha rassicurato “che saranno avviati tempestivamente gli opportuni contatti con il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale  e dei Servizi per la rapida risoluzione delle problematiche evidenziate”.