Tribunale di Trapani, Confintesa: “Correre più forte del virus”
Una forte accelerazione a tutti i processi utili a garantire distanze sociali e dispositivi di protezione individuali, così come contemplati nel documento di valutazione dei rischi circa il rischio biologico valutato dal RSPP: per il Segretario Provinciale di Confintesa FP Trapani, Giuseppe Monaco, i due casi di Coronavirus emersi al Palazzo di Giustizia di Trapani non lascerebbero altra scelta.
In una nota inviata oggi al Presidente del Tribunale di Trapani, al Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione, al medico competente e a tutti i lavoratori, Monaco ricorda che «Il Ministero della Giustizia annovera il primato di avere stipulato già il 14 ottobre u.s. con le parti sociali un accordo di caratura nazionale per la trasformazione di attività lavorative c.d “frontali” riadattate in lavoro agile (il c.d. smart working) secondo criteri di efficacia ed efficienza frutto anche di tutta l’esperienza pregressa maturata nella primavera scorsa. I funzionari responsabili e i dirigenti dei vari servizi hanno già pronti i piani di utilizzo del personale in smart working, che comunque dovranno essere sottoposti al vaglio delle parti sociali, entri dieci giorni che, invece, dovranno trasformarsi in “subito” e partire…
È altresì vero che con tempestività sono stati approntati i c.d. test “seriologicici” a tappeto per tutto il personale che partiranno da subito, piuttosto che la sanificazione già posta in essere; ma è cosa certa che bisognerà correre più forte del virus per evitare che i luoghi della Giustizia si trasformino in “focolai” permanenti.
Circa agli obblighi di informazione contemplati nell’art. 4 del CCNL il datore di lavoro fornisce ogni informazione utile sulle misure organizzative e di prevenzione di volta in volta intraprese».
Il Segretario Provinciale di Confintesa FP sottolinea, infine, che «I lavoratori hanno appreso del forte rischio da Covid 19 in Tribunale dalla stampa, piuttosto che da una informativa interna che ad esempio coinvolgesse gli R.L.S. e l’R.S.U., che nel più ampio spirito collaborativo potevano evitare le forti incertezze cui è stato posto il personale, venendosi a creare momenti di vero “malessere”. Un grave errore, frutto certamente della concitazione del momento…»
Rettifica ed integrazione
A seguito della missiva inviata, proprio in merito a quest’ultimo punto, il Segretario Provinciale di Confintesa FP Trapani, Giuseppe Monaco, ha successivamente aggiunto: “A parziale rettifica ed integrazione rispetto a quanto rappresentato con la nota del 27 u.s. e su segnalazione di nostra RSU aziendale, si prende atto che le rappresentanze sindacali sono state debitamente informate, anche se la comunicazione è avvenuta dopo che gli organi di stampa ne avevano già diffuso la notizia, facendone perdere, purtroppo, l’efficacia partecipativa.
Preciso che con la nota de quo non si volevano addebitare responsabilità ad alcuno avendo agito l’amministrazione nel rispetto dei protocolli ed in emergenza.
Correre più forte del virus, comunque, ci sembra un concetto condivisibile”.